LIUBA è un artista italiana che lavora con la performance, la videoarte e progetti interattivi site-specific e partecipativi. Attualmente vive tra Milano e Rimini, le sue due città. Ha vissuto a Bologna, New York e Berlino.
Il suo lavoro si occupa di tematiche sociali, antropologiche, geografiche e filosofiche; di comportamento umano, interattività e casualità. Il suo linguaggio si avvale di azioni site-specific che irrompono provocatoriamente nella vita quotidiana e del video come opera che assembla la performance, le reazioni delle persone e le identità dei luoghi coinvolti. La sua ricerca si basa sull’analisi della società contemporanea, investigando contraddizioni e problematiche del sistema sociale e del sistema dell’arte.
Il suo lavoro è stato esposto in musei, festival e gallerie in Italia e all’estero, tra cui Artissima (Torino), PAC Padiglione d’Arte Contemporanea (Milano), WeissPollack Galleries (NewYork), Galerie Pascal Vanhoecke (Paris), Arte Fiera (Bologna), Scope (New York), Scope (Londra), Kreuzberg Pavillon (Berlino), Séquence (Chicoutimi, Canada), Grace Exhibition Space (Brooklyn, New York), Image Movement (Berlino).
Per saperne di più guarda il suo sito: http://liuba.net/
Il suo lavoro si occupa di tematiche sociali, antropologiche, geografiche e filosofiche; di comportamento umano, interattività e casualità. Il suo linguaggio si avvale di azioni site-specific che irrompono provocatoriamente nella vita quotidiana e del video come opera che assembla la performance, le reazioni delle persone e le identità dei luoghi coinvolti. La sua ricerca si basa sull’analisi della società contemporanea, investigando contraddizioni e problematiche del sistema sociale e del sistema dell’arte.
Il suo lavoro è stato esposto in musei, festival e gallerie in Italia e all’estero, tra cui Artissima (Torino), PAC Padiglione d’Arte Contemporanea (Milano), WeissPollack Galleries (NewYork), Galerie Pascal Vanhoecke (Paris), Arte Fiera (Bologna), Scope (New York), Scope (Londra), Kreuzberg Pavillon (Berlino), Séquence (Chicoutimi, Canada), Grace Exhibition Space (Brooklyn, New York), Image Movement (Berlino).
Per saperne di più guarda il suo sito: http://liuba.net/
ARTIST STATEMENT
Sono una performance artist, videoartist, blogger e traveller. Lavoro con performance, video, fotografia, progetti interattivi site specific e arte partecipativa. Il mio lavoro si occupa di tematiche sociali, geografie antropologiche, questioni filosofiche e spirituali, comportamento umano, ironia e interattività.
Ho cominciato a lavorare con la performance nel 1992 con l’intento di mischiare insieme differenti linguaggi: la pittura, la poesia, le fiabe, il corpo, lo spazio, la musica. Dopo un po’ di tempo l’arte performativa è diventata il mio principale mezzo espressivo, e la sinergia dei linguaggi la mia identità.
Durante gli anni delle mie prime performances mi mantenevo come artista facendo spettacoli di strada con le mie fiabe e workshop artistici per adulti e bambini. Quegli anni e quella esperienza mi ha molto aiutato a performare davanti a ogni tipo di pubblico e per la strada, ad interagire con le persone, e ad essere coraggiosa.
Dal 1999 la mia ricerca artistica ebbe una svolta: decisi che mi interessava di più fare le mie performance dentro contesti di vita reale e a sorpresa che non davanti a un pubblico di spettatori. Di conseguenza, cominciai le mie urban interactive performance, e da quel momento ho cominciato a produrre delle opere video che raccogliessero i concetti e i risultati della performance, le reazioni delle persone, le peculiarità del luogo.
Nei miei 25 anni di performance ho lavorato nei posti più disparati, cercando di investigare i meccanismi e le contraddizioni della condizione umana, della società, e del sistema dell’arte. Negli ultimi anni mi sono concentrata molto su progetti partecipativi site specific, con la partecipazione attiva del pubblico.
Il mio lavoro è costituito da progetti che richiedono diverse fasi di attuazione e diverse competenze e media: 1) Ideazione e concept, 2) Ricerca, 3) Preparazione della performance (scelta degli abiti e degli oggetti, ricerca urbana e scelta della location, selezione dello staff tecnico, preparazione psico-fisica 4) la performance vera e propria 5) Editing e regia del video 6) selezione delle immagini ed esposizione.
Nelle mie performance non uso set predisposti né attori. Preparo il progetto e me stessa in ogni dettaglio, ma quando lo realizzo lascio che interagisca con la casualità delle reazioni, delle situazioni e delle persone, che diventano parte del lavoro. Sono interessata al modo in cui la mia performance rispecchia l’identità di una società. Il video che viene fuori da ogni performance è anche una sorta di ritratto sociale di quel contesto e di quella comunità di persone. Fulcro intorno al quale ruotano i vari linguaggi dei miei lavori è la denuncia delle gabbie e degli stereotipi che permeano la società contemporanea e il tentativo di liberarsi da essi attraverso la consapevolezza, la spiritualità e l’ironia.
Ho cominciato a lavorare con la performance nel 1992 con l’intento di mischiare insieme differenti linguaggi: la pittura, la poesia, le fiabe, il corpo, lo spazio, la musica. Dopo un po’ di tempo l’arte performativa è diventata il mio principale mezzo espressivo, e la sinergia dei linguaggi la mia identità.
Durante gli anni delle mie prime performances mi mantenevo come artista facendo spettacoli di strada con le mie fiabe e workshop artistici per adulti e bambini. Quegli anni e quella esperienza mi ha molto aiutato a performare davanti a ogni tipo di pubblico e per la strada, ad interagire con le persone, e ad essere coraggiosa.
Dal 1999 la mia ricerca artistica ebbe una svolta: decisi che mi interessava di più fare le mie performance dentro contesti di vita reale e a sorpresa che non davanti a un pubblico di spettatori. Di conseguenza, cominciai le mie urban interactive performance, e da quel momento ho cominciato a produrre delle opere video che raccogliessero i concetti e i risultati della performance, le reazioni delle persone, le peculiarità del luogo.
Nei miei 25 anni di performance ho lavorato nei posti più disparati, cercando di investigare i meccanismi e le contraddizioni della condizione umana, della società, e del sistema dell’arte. Negli ultimi anni mi sono concentrata molto su progetti partecipativi site specific, con la partecipazione attiva del pubblico.
Il mio lavoro è costituito da progetti che richiedono diverse fasi di attuazione e diverse competenze e media: 1) Ideazione e concept, 2) Ricerca, 3) Preparazione della performance (scelta degli abiti e degli oggetti, ricerca urbana e scelta della location, selezione dello staff tecnico, preparazione psico-fisica 4) la performance vera e propria 5) Editing e regia del video 6) selezione delle immagini ed esposizione.
Nelle mie performance non uso set predisposti né attori. Preparo il progetto e me stessa in ogni dettaglio, ma quando lo realizzo lascio che interagisca con la casualità delle reazioni, delle situazioni e delle persone, che diventano parte del lavoro. Sono interessata al modo in cui la mia performance rispecchia l’identità di una società. Il video che viene fuori da ogni performance è anche una sorta di ritratto sociale di quel contesto e di quella comunità di persone. Fulcro intorno al quale ruotano i vari linguaggi dei miei lavori è la denuncia delle gabbie e degli stereotipi che permeano la società contemporanea e il tentativo di liberarsi da essi attraverso la consapevolezza, la spiritualità e l’ironia.
Perchè ho creato Liupirogi e Pagiopa?
L'edificio dove ha sede l'Associazione è stato costruito da mio padre
esattamente nell'area dove c'era la casetta dei miei nonni e dove nacquero mia madre Rossana e mio zio Elio Pagliarani.
Essendo un'artista conosco quanto sia importante mostrare i lavori nel migliore dei modi
e condividerli con le persone,
e poterne parlare confrontandosi con gli altri,
specialmente quando si tratta di videoarte,
spesso difficile da vedere in maniera integrale.
Liupirogi E Pagiopa è un dono dei miei antenati,
una costruzione in cui ciascuno ha posto dei semi che sono diventati radici
e che producono nuovi semi,
che fioriscono alla notte con la luce del proiettore .
Qui si può condividere arte e cultura contemporanea sotto le stelle,
discutendo con gli autori mentre il mare di Rimini ci sta a guardare e ci accompagna.
Here we can share contemporary art under the stars
esattamente nell'area dove c'era la casetta dei miei nonni e dove nacquero mia madre Rossana e mio zio Elio Pagliarani.
Essendo un'artista conosco quanto sia importante mostrare i lavori nel migliore dei modi
e condividerli con le persone,
e poterne parlare confrontandosi con gli altri,
specialmente quando si tratta di videoarte,
spesso difficile da vedere in maniera integrale.
Liupirogi E Pagiopa è un dono dei miei antenati,
una costruzione in cui ciascuno ha posto dei semi che sono diventati radici
e che producono nuovi semi,
che fioriscono alla notte con la luce del proiettore .
Qui si può condividere arte e cultura contemporanea sotto le stelle,
discutendo con gli autori mentre il mare di Rimini ci sta a guardare e ci accompagna.
Here we can share contemporary art under the stars