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MAURIZIO CAMERANI
Maurizio Camerani (Ferrara 1951) si è laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nella sezione di scultura, e successivamente al DAMS della stessa città.
Negli anni Settanta avvia un percorso di ricerca per il quale, mettendo in discussione le tecniche tradizionali, privilegia un lavoro basato sul rapporto tra azione e immagine fotografica. Per tutta la seconda metà del decennio la sua esperienza si sviluppa principalmente in una dimensione collettiva, con particolare attenzione alle dinamiche performative, condotta all'interno del gruppo Ricerche Inter/Media, collettivo nato nel 1975 che lo vede tra i fondatori. Con il gruppo partecipa a numerosi eventi internazionali, tra i quali la Biennale di San Paolo.
Nei primi anni Ottanta Camerani inizia a lavorare sull'immagine elettronica realizzando una serie di videotape sperimentali di carattere narrativo. Da queste ricerche nasce la collaborazione con il Centro Video Arte di Ferrara del quale sarà, per oltre un decennio, uno dei suoi principali esponenti.
Nel corso di questi anni, la pratica del linguaggio video trova nuova linfa dal recupero dell'esperienza scultorea maturata negli anni della sua formazione. Dalla relazione di questi due media nasce la produzione di videosculture che segnerà il prosieguo della sua ricerca portandolo a esporre nei più significativi festival internazionali, tra i quali Montreal (1984), Locarno(1985), Colonia (1985), Taormina (1991). Si tratta di opere concepite come strutture “architettoniche” di matrice minimalista che accolgono al loro interno monitor, attraversati da gesti evanescenti o da narrazioni enigmatiche di metaforico rimando. Lavori di ampio registro indirizzati ad esplorare i rapporti spaziali, di segno e di senso, fra ciò che è dentro il monitor e ciò che lo delimita.
In tal modo l’immagine video diventa complice di un gioco tautologico. Ne sono esempi Giardino italiano, Trave d’equilibrio e Vista dal basso, opere tutte degli anni Ottanta. É una fase di ricerca cui seguirà l’interesse dell’artista ad esplorare le possibilità dettate da un rapporto intimo con lo spettatore, come avviene in Addestramento, Difesa personale, Soglia e Io-Io degli anni Novanta e Duemila.
Sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private. Tra esse le collezioni Clerici (Brescia) e Radici (Bergamo) e la raccolta della Galleria d'Arte Moderna di Cagliari.
Con il Patrocinio del Comune di Rimini